Cos’è il lavaggio a secco?

Il lavaggio a secco è una particolare tecnica per il processo di lavaggio di tessuti e capi di abbigliamento che prevede l’utilizzo di un solvente organico al posto dell’acqua. Esso è particolarmente indicato per eliminare macchie d’olio e grasso e garantisce un bucato pulito e disinfettato.

Storia

Il primo laboratorio di lavaggio a secco fu aperto a Parigi nel 1855 da Jean-Baptiste Jolly. Fino al 1897 venne impiegata la benzina, sostituita poi dal, tetracloruro di carbonio meno infiammabile ma più pericoloso per le vie respiratorie, sostituito a sua volta tra il 1918 e il 1930 dal tricloroetilene (o trielina) utilizzato poi fino agli inizi degli anni ’70 quando fu scoperto essere cancerogeno. Al giorno d’oggi, la maggior parte delle lavanderie e industrie del lavaggio a secco lavora con il percloroetilene, un prodotto usato dagli anni ’50.

Come funziona?

Il lavaggio a secco avviene mediante una particolare lavatrice di grandi dimensioni e con funzionamento a circuito chiuso, tale da impedire la dispersione di solventi nell’ambiente. La lavatrice dispone quindi di una botte, serbatoi per il solvente, filtri, pompe, tubi ed un sistema di distillazione.

Dopo aver caricato gli indumenti da trattare e chiuso l’oblò, il solvente viene prelevato da uno dei serbatoi e pompato in botte, quindi viene fatto circolare tra la botte e dei filtri che trattengono le particelle di sporco. Le macchie di grasso e di sostanze solubili vengono rimosse chimicamente dal solvente. Si passa poi a una fase di centrifuga e scarico del solvente che viene portato nel serbatoio di recupero dove avverrà la fase di distillazione. Al termine di questo procedimento i capi ormai puliti vengono asciugati a una temperatura di circa 55°/60°.

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